GenZ: meglio lo stipendio o il lavoro dei sogni?

In Italia il 20% degli assunti appartiene alla GenerazioneZ. Per i nati tra il 1995 e il 2010 il driver principale delle scelte che riguardano il lavoro è lo stipendio, che raccoglie il 61% delle ‘preferenze’. Seguono, a pari merito, la volontà di fare un lavoro in linea con i propri studi/interessi, e il bilanciamento tra vita e lavoro, entrambi al 32%.
Fra gli indicatori che riscuotono meno interesse, a sorpresa, emerge l’attenzione dell’azienda verso i dipendenti (12%), e ancora meno successo, riscuotono l’allineamento fra valori personali/aziendali, l’impegno verso la sostenibilità e l’ambiente, e i benefit aziendali, tutti fermi al 9%.

Buone performance ottiene il tema della flessibilità oraria, individuato come componente fondamentale per la scelta del lavoro dal 30% dei GenZ.
Sono alcuni risultati della svolta da Adecco, società di The Adecco Group, in partnership con Teleperformance.

Non rinunciano a interessi e crescita professionale

La GenZ non rinuncia ai propri interessi e alla crescita professionale: 6 su 10 sono disposti ad accettare uno stipendio più basso in cambio di un ruolo gratificante e in linea con gli studi compiuti.

Probabilmente, anche per questa ragione, il 74% dei giovanissimi che già lavorano si dichiara soddisfatto della propria occupazione, e il 40% afferma di avere trovato il lavoro della propria vita.
Più che il lavoro, poi, a creare più preoccupazione sembra la ricerca dello stesso. Per 68% la ricerca di lavoro viene effettuata con sentimenti negativi, legati principalmente a preoccupazione (38%), ansia (31%) o rassegnazione (12%).

Differenze di genere

Lo stipendio è il primo fattore determinante nella scelta del lavoro sia per gli uomini (63%) sia per le donne (60%). Le similitudini, tuttavia, finiscono qui. Al secondo posto, infatti, il 31% degli uomini pone la tipologia di contratto, mentre le donne (39%) un lavoro in linea con i propri studi/interessi.
Al terzo posto per gli uomini della GenZ (29%) si piazza la possibilità di fare carriera, mentre per le donne il bilanciamento vita-lavoro (35%).

Altre differenze emergono nell’importanza attribuita all’inclusività in azienda, che per le donne (16%) è decisamente più importante che per gli uomini (10%). E nell’allineamento fra i valori aziendali e personali, più importante per gli uomini (11%) rispetto alle donne (6%).

Differenze geografiche

Lo stipendio risulta al primo posto in tutta Italia, seppur con alcune differenze percentuali: 68% nel Nord Ovest, 55% Nord Est, 57% Centro, 62% Sud.
Quanto al bilanciamento vita-lavoro, nel Nord Est è un fattore fondamentale per il 34% degli intervistati, contro il 33% nel Nord Ovest, il 28% nel Centro e il 31% al Sud e Isole.

Al Centro, al Sud e nelle Isole la GenZ è più attenta a tematiche ambientali, mentre l’impegno del datore di lavoro è considerato dirimente nel 10% dei casi per tutte le aree geografiche. Non molto lontano dal 9% rilevato nel Nord Est, ma che inizia mostrare un gap decisamente più ampio con il Nord Ovest, dove questo aspetto si ferma al 7%.

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