Bonus Caldaia: come risparmiare fino al fino al 90%?

Sono diverse le possibilità per usufruire del Bonus Caldaia 2023/2024, anche se non si tratta di agevolazioni cumulabili, e se ne potrà scegliere solamente una.
Di fatto al momento non esiste un’agevolazione indipendente per l’acquisto e l’installazione di caldaie (oppure pompe di calore, pompe geotermiche, sistemi ibridi e collettori solari), ma diversi bonus che consentono di risparmiare sul nuovo impianto, come Bonus Mobili ed Elettrodomestici, Bonus Ristrutturazione, Ecobonus, e Superbonus 90%, che nel 2024 scenderà al 70%.

Sfruttare il Bonus Caldaia 2023/2024 consente però di risparmiare fino al 90% su costi di listino e installazione, a patto di rientrare in determinati requisiti.
Non solo, considerate le nuove disposizioni UE, gli ultimi mesi dell’anno potrebbero rappresentare l’ultima chiamata per coloro che desiderano sostituire l’attuale caldaia con un prodotto più efficiente ma che si serve ancora di combustibili fossili.

I costi vengono recuperati in rate successive


I costi sostenuti vengono recuperati in rate uguali nei successivi 5/10 anni, sulla base del bonus richiesto, mentre fino al 17 febbraio 2023 era possibile richiedere anche lo sconto in fattura, o sfruttare la cessione del credito.

Alcuni venditori hanno però escogitato un espediente: il pagamento di una parte dell’importo attraverso finanziamenti con tassi agevolati, soprattutto per quanto riguarda l’Ecobonus.
Se alcuni requisiti per accedere all’agevolazione restano validi per tutti -possono fare richiesta persone fisiche (proprietari, coinquilini, o conviventi) e imprese, per immobili situati nel territorio italiano non di nuova costruzione – ogni agevolazione prevede requisiti specifici.

Ricordarsi di conservare tutta la documentazione

Se le caldaie sono a condensazione devono avere almeno la classe energetica A, mentre i sistemi di microcogenerazione devono consentire un risparmio minimo di energia primaria del 20%.

In ogni caso, è necessario conservare tutta la documentazione che attesta l’installazione del nuovo sistema di riscaldamento, dalle fatture e ricevute fiscali di tutte le spese sostenute sull’intervento alla dichiarazione di Conformità da parte del tecnico installatore qualificato, fino all’attestazione dei pagamenti e la ricevuta dell’avviso inviato all’ENEA, da effettuare entro 90 giorni dal termine dei lavori.

Dal 2025 vietati i sistemi a combustibili fossili?

Negli ultimi anni le direttive UE sono diventate sempre più stringenti, poiché si approssimano le date ultime per raggiungere importanti obiettivi europei, fra cui il passaggio alla classe energetica E per tutti gli immobili residenziali entro il 2030 (D entro il 2033).
Dal 1° gennaio 2024 scatta poi il divieto di produrre incentivi per sistemi di riscaldamento che si servono di combustibili fossili. Ciò significa che non si potrà più richiedere l’Ecobonus o il Superbonus per installare una caldaia a gas o anche un sistema ibrido che utilizzi in parte un combustibile fossile.
Non solo, tali sistemi di riscaldamento potrebbero essere addirittura vietati a partire dal 2025.

Insomma, restano ancora pochi mesi per richiedere il Bonus Caldaia, in quanto al momento non si sa se nel 2024 verranno introdotte altre agevolazioni per aiutare le famiglie a migliorare i propri impianti di riscaldamento.

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