Italiani e aste on line, un business da 102 milioni di euro

Le aste on line sono sempre più apprezzate in tutto il mondo, sia per chi vende – magari per guadagnare un extra in un periodo complicato come questo – sia per i venditori professionali che possono ampliare la propria platea di utenti. Comunque sia, resta il fatto che il 2021 è l’anno dei record per le aste sul web, come rivela il Catawiki report 2021, l’analisi realizzata dalla piattaforma di aste online. Tre sono infatti i primati raggiunti dalla piattaforma: sono stati spesi più di 500 milioni di euro e oltre un milione di persone ha fatto un’offerta per gli oltre 3,5 milioni di oggetti andati all’asta.

1.000 euro la spesa media per gli italiani

Il volume degli acquisti dei consumatori italiani nel 2021 ha superato i 100 milioni di euro, con una spesa media di circa 1.000 euro, facendo del nostro Paese il mercato principale di Catawiki, riferisce Adnkronos. Gli italiani che hanno fatto un’offerta sono stati oltre 230.000, 55% dei quali nuovi sulla piattaforma. Le categorie che hanno riscontrato un maggiore successo, sono state vino, oggetti decorativi, arte moderna e contemporanea, gioielli e orologi. Una testimonianza che gli italiani si sono voluti coccolare con oggetti d’arte o di design, vini di pregio e gioielli come antidoto emotivo al distanziamento dell’era del lockdown. Aumentano i visitatori della Generazione Z (+40% in Italia rispetto al 2020) – quelli tra i 18 e i 24 anni – che decidono di acquistare oggetti attraverso la piattaforma. Gli utenti tra i 25 e i 34 anni continuano a costituire la fascia d’età più rappresentativa, pari al 25% del totale degli offerenti. Sono inoltre in aumento costante i venditori professionali e gli amatori – oltre 200.000 nel 2021 a livello globale, di cui oltre la metà nuovi utenti della piattaforma – che, per generare entrate extra in un periodo complicato e per approcciare una clientela internazionale, hanno utilizzato Catawiki per vendere oggetti rari ed esclusivi.

I numeri del business in Italia

Sempre in base al report della piattaforma, si scopre che i venditori italiani nel 2021 hanno messo all’asta oltre 600 mila oggetti, per un valore complessivo di quasi 102 milioni di euro, che sono stati acquistati in gran parte da acquirenti italiani (34%) seguiti da francesi (oltre 14%) e olandesi (quasi 12%). La platea dei venditori tricolori è composta essenzialmente da ‘amatori’ che rappresentano la grande maggioranza del totale e riescono a guadagnare oltre 3.000 euro l’anno con oggetti da collezione o preziose rarità trovate in cantina o in soffitta. La rimanente minoranza, invece, è composto da professionisti che vendono circa un terzo degli oggetti totali (oltre 223 mila) e, grazie alla possibilità di approcciare in sicurezza un numero sempre più ampio di compratori internazionali, con un guadagno di circa 60.000 euro l’anno in media.

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