Il mio giardino è adatto all’installazione di una vasca idromassaggio?
L’idea di avere una vasca jacuzzi con idromassaggio nel proprio giardino può essere molto allettante per tutti noi.
Chiaramente, prima di prendere una decisione importante come questa, è importante considerare se il proprio giardino sia adatto all’installazione di una vasca di questo tipo.
I fattori da considerare sono infatti parecchi e non riguardano esclusivamente la vasca in sé ma anche tutto ciò che la circonda in giardino, per questo di seguito approfondiremo ogni aspetto in merito.
Lo spazio minimo necessario per la vasca
La prima cosa da considerare è lo spazio disponibile in giardino per l’installazione.
Le vasche idromassaggio possono variare in dimensioni, quindi è importante sceglierne una che si adatti agli spazi disponibili nel tuo giardino o spazio esterno.
In generale, una vasca idromassaggio richiede uno spazio di almeno 2 metri per 2 metri, ma è importante considerare anche lo spazio necessario per l’accesso alla vasca e per eventuali accessori come gli scalini.
Terreno e posizione della struttura
La posizione esatta in cui collocare la piscina jacuzzi da esterno è un altro fattore molto importante importante da considerare.
La vasca deve essere installata su un terreno solido e livellato, in modo da garantire una base stabile per la vasca (ed evitare problemi di scivolamento del terreno) e prevenire anche eventuali problemi di drenaggio.
Inoltre, è importante scegliere una posizione che offra una certa privacy, in modo da poter utilizzare la vasca senza essere disturbati.
La necessaria distanza dagli alberi
Bisogna anche tenere presente che la posizione della vasca idromassaggio rispetto agli alberi nel giardino è un altro fattore da considerare.
Se la vasca viene posizionata troppo vicino agli alberi infatti, le foglie che cadono durante il corso dell’anno (o semplicemente in Estate) possono sporcare l’acqua della vasca, rendendo poi necessaria una pulizia più frequente.
Inoltre, le radici degli alberi possono creare problemi strutturali alla vasca a lungo termine, per cui è consigliabile posizionarla ad una certa distanza dagli alberi per sicurezza.
In questo modo, si potrà utilizzare la vasca senza doverla pulire continuamente a causa delle foglie o altro tipo di sporcizia legata alla vicinanza con alberi o altro tipo di arbusti.
Sistema di drenaggio
Il sistema di drenaggio consente alla vasca di potersi svuotare rapidamente ed in qualsiasi momento.
Questo tipo di operazione può essere necessaria a seguito di un evento che va ad inquinare l’acqua (ad esempio liquido o oggetto sporco che cade all’interno della vasca), oppure quando si decide di effettuare semplicemente uan di quelle operazioni di pulizia che si effettuano nel corso dell’anno.
È importante per questo accertarsi che la vasca sia dotata di un sistema di drenaggio adeguato per consentire di effettuare facilmente queste operazioni.
Accesso all’acqua e all’elettricità
Per l’installazione di una vasca idromassaggio è necessario fare in modo che ci sia la possibilità di collegare la struttura alle linee d’acqua ed elettrica.
La vasca deve poter essere riempita facilmente ma anche riscaldata, quindi è importante avere un punto di accesso nelle vicinanze.
Chiaramente, è importante assicurarsi che l’impianto elettrico sia a norma così da consentire di poter usare la vasca rispettando tutti i requisiti di sicurezza.
Manutenzione della vasca idromassaggio
Per far si che duri a lungo, è bene effettuare la necessaria manutenzione alla vasca idromassaggio nel corso dell’anno.
La vasca richiede una pulizia regolare e la sostituzione dei filtri per garantire che l’acqua sia sempre pulita e sicura. Inoltre, è possibile sia necessaria anche la manutenzione di componenti come i getti, i riscaldatori e le pompe.
Conclusione
In conclusione, l’installazione di una vasca idromassaggio nel proprio giardino può essere un’ottima idea per chi cerca di creare un’area relax all’aperto.
È sufficiente considerare tutti gli aspetti di cui abbiamo parlato in questo articolo per prendere una decisione informata e consapevole, e fare in modo da poter adoperare la vasca per tanti anni ed in piena sicurezza.
5 idee particolari per festeggiare il compleanno di un adolescente
Hai un figlio adolescente che sta per compiere gli anni e non sai come festeggiare il suo compleanno in modo speciale?
Il compleanno di un adolescente è certamente un giorno importante, un’occasione per mostrare il nostro affetto e per far sentire speciale chi si appresta a diventare più grande.
Ma come fare per organizzare una festa che sia adatta ai gusti dei ragazzi di oggi?
Non preoccuparti, di seguito abbiamo raccolto per te cinque idee particolari che renderanno ogni compleanno un giorno indimenticabile!
Idea 1: Trampoline Park
Un Trampoline Park è un tipo di location per feste di compleanno perfetta per festeggiare un adolescente.
Qui i ragazzi possono saltare sui tappeti elastici in tutta sicurezza, sfidandosi a vicenda e divertendosi insieme.
L’idea è semplice ma efficace: il compleanno di tuo figlio diventa un’esperienza indimenticabile, tra salto acrobatici e giochi di squadra.
Cosa offrono i Trampoline Park
- Tappeti elastici di diverse forme e dimensioni
- Attività come il dodgeball, il basket e il salto libero
- Area lounge per rilassarsi e gustare un snack
- Servizi di animazione e intrattenimento
Idea 2: Escape Room
Un’altra idea particolare per festeggiare il compleanno di un adolescente è l’Escape Room.
Si tratta di una stanza allestita con enigmi e indizi da risolvere, in cui il gruppo di ragazzi deve collaborare per trovare la soluzione e uscire entro un tempo prestabilito.
Questa attività stimola la creatività e la collaborazione, oltre ad essere molto divertente.
Cosa offrono le Escape Room
- Stanze arredate a tema con enigmi e indizi da risolvere
- Ambientazioni suggestive e coinvolgenti
- Un’esperienza di gioco sfidante ed emozionante
- Possibilità di personalizzare l’esperienza in base ai gusti del gruppo
Idea 3: Paintball
Se tuo figlio ama gli sport di squadra, il Paintball può essere l’attività perfetta per il suo compleanno.
Si tratta di un gioco di strategia e abilità, in cui due squadre si sfidano per conquistare la base dell’avversario.
Il Paintball è un’esperienza adrenalinica e divertente, che mette alla prova la capacità di collaborazione e di decisione dei ragazzi.
Cosa offre il Paintball
- Attrezzature e abbigliamento protettivi
- Campi di gioco con diverse ambientazioni
- Possibilità di personalizzare le regole del gioco
- Servizi di istruttori e animatori
Idea 4: Passeggiata in montagna
Se il festeggiato ama la natura e lo sport all’aria aperta, una passeggiata in montagna può essere l’idea giusta per il suo compleanno.
Si tratta di un tipo di attività rilassante e rigenerante, che consente di godere dei paesaggi e dell’aria fresca della montagna.
Inoltre, questa attività permette di trascorrere del tempo di qualità con gli amici, lontani dallo stress e dalla routine quotidiana.
Cosa offre una passeggiata in montagna
- Paesaggi mozzafiato e aria fresca
- Attività fisica all’aria aperta
- Possibilità di organizzare un pic-nic o un barbecue
- Un’esperienza di gruppo che rinforza la socialità e l’amicizia
Idea 5: Gioco di ruolo
Se il tuo teenager è appassionato di videogiochi di ruolo, un’idea originale per il suo compleanno può essere quella di organizzare una sessione di gioco dal vivo.
Si tratta di un’attività che consente di vivere in prima persona le avventure e le sfide dei personaggi dei giochi di ruolo, creando una vera e propria storia insieme agli amici.
Questa attività stimola la creatività e la fantasia, oltre ad essere molto divertente.
Cosa offre un gioco di ruolo dal vivo
- Un’esperienza di gioco coinvolgente e divertente
- Possibilità di creare una storia personalizzata e unica
- Stimolazione della creatività e della fantasia
- Un’attività adatta ad adolescenti appassionati di videogiochi di ruolo
Conclusioni
Qui abbiamo visto cinque idee particolari per festeggiare il compleanno di un adolescente, ognuna delle quali offre un’esperienza unica e divertente. Dalle attività all’aria aperta a quelle indoor, ogni idea può essere personalizzata in base ai gusti del festeggiato.
L’importante è fare in modo che il suo compleanno sia un’esperienza indimenticabile che lo renda felice.
Come poter lavorare in sicurezza sul tetto di casa
I lavori di manutenzione in casa, ordinaria o straordinaria in base alle necessità, non finiscono mai.
C’è sempre qualcosa che non funziona e che va riparata o qualcos’altro che necessita di una regolazione o intervento di manutenzione.
Spesso inoltre, gli ambienti in cui tali riparazioni vanno effettuate sono piuttosto ostili e rendono per questo difficile o pericolosa tale tipo di pratica.
Pensiamo ad esempio agli scantinati, notoriamente bui e caratterizzati da spazi angusti, ma anche e soprattutto il tetto.
Il tetto di casa nasconde parecchie insidie
Spesso infatti, corso dell’anno abbiamo bisogno di salire sul tetto per i motivi più vari.
C’è chi ha bisogno di fare una regolazione sull’antenna televisiva o direttamente sostituirla; altri invece hanno bisogno di fare una riparazione che riguarda le tegole del tetto mentre altri ancora potrebbero ad esempio aver bisogno di fare una pulizia del comignolo del camino o una riparazione.
Dunque i motivi per i quali abbiamo necessità di salire sul tetto possono essere i più svariati e dietro ciascuno di essi si cela il pericolo più grande: una caduta dal tetto.
Cadere dal tetto Infatti può comportare un infortunio serio o comunque conseguenze certamente poco piacevoli per la persona. Non è sufficiente prestare attenzione, sebbene sia doveroso, in quanto un passo falso o semplicemente uno scivolamento del piede può capitare a chiunque.
Bisogna allora individuare quegli strumenti che consentono di poter lavorare in sicurezza sul tetto di casa, in grado di limitare in maniera importante gli effetti di qualsiasi caduta.
I dispositivi anticaduta
Per risolvere questo tipo di esigenza è sufficiente utilizzare i dispositivi anticaduta. Tali dispositivi, che sono obbligatori per legge quando si lavora ad un altezza pari o superiore ai 2 metri, riescono ad intervenire in maniera efficace andando ad interrompere un eventuale caduta ed impedendo così alla persona di toccare il suolo.
In particolar modo la persona in questione indossa una particolare imbracatura ad una corda o fune che è assicurata su di una linea vita tetto, un sistema di ancoraggio che offre la garanzia necessaria in questi casi.
Proprio l’imbracatura, collegata alla linea vita tetto, impedirà fisicamente alla persona di cadere, proprio quel di cui si ha bisogno quando si lavora ad una certa altezza dal suolo.
Grazie ai dispositivi anticaduta dunque, anche nel caso in cui una persona possa inavvertitamente cadere dal tetto, le conseguenze sarebbero praticamente nulle, in quanto la caduta verrebbe prontamente arrestata.
Inoltre, grazie ad un efficace sistema di frizioni e rallentamento, la maggior parte dell’urto dovuto all’improvvisa frenata non sarebbe assorbito dal corpo della persona stessa, ma al contrario tali forze verrebbero distribuite in maniera uniforme.
Una soluzione efficace e facile da usare
Si tratta dunque di una soluzione da usare certamente per evitare ogni tipo di rischio ed alla portata di tutti, davvero molto efficace.
Tra l’altro questo tipo di sistema è adoperato anche nei cantieri, proprio in virtù della assoluta sicurezza che garantisce agli operai che lavorano in quota.
Il fatto che ogni caduta possa essere prontamente arrestata infatti, costituisce un valido motivo per farne utilizzo anche se non si è professionisti nel settore dell’edilizia, ma semplicemente si desidera rendere innocua una eventuale caduta quando si lavora sul tetto di casa propria o comunque ad una altezza tale che richieda una misura di sicurezza adeguata.
Dunque l’utilizzo combinato di una linea vita con una imbracatura ed una fune a collegare i due dispositivi rappresenta certamente una risorsa sufficiente a far sì che ogni tipo di lavoro possa essere effettuato in maniera serena e senza la paura dover affrontare le conseguenze di una eventuale caduta.
Più sicurezza ai piani bassi grazie alle inferriate
Una delle necessità delle persone che vivono ai piani bassi, o direttamente al livello di strada, è quello di garantire il massimo della sicurezza per quanto riguarda la porta di accesso a casa. Gli appartamenti che si trovano a livello di strada infatti, così come quelli che hanno un ingresso sul retro (magari in giardino) sono quelli maggiormente esposti agli attacchi di eventuali malintenzionati in quanto facili da raggiungere e dunque per questo più esposti al rischio.
Per questo motivo coloro i quali sono interessati da questo problema sono certamente alla ricerca di soluzioni che consentano di risolvere in maniera definitiva ed efficace la possibilità che qualcuno possa forzare la porta di ingresso e dunque accedere in casa.
Le inferriate apribili garantiscono il massimo della sicurezza
Da questo punto di vista sicuramente le inferriate apribili rappresentano la soluzione definitiva ed efficace di cui si avverte la necessità. Esse rappresentano infatti una barriera impossibile da superare perché realizzate con ferro inossidabile e dunque semplicemente impensabili da riuscire in qualche modo a superare.
Questo tipo di prodotto offre dunque tutta la sicurezza di cui si ha bisogno, unita ad una grande facilità di utilizzo, dato che le inferriate apribili possono essere aperte al bisogno con un semplice gesto della mano e dunque consentire facilmente l’ingresso e l’uscita dall’abitazione o dai locali.
Inoltre il loro impatto estetico è particolarmente gradevole dato che, grazie alla sapiente lavorazione del ferro battuto, il loro design è pensato appositamente per riuscire ad adattarsi ad ogni tipo di contesto.
Inferriate fisse per le finestre
Per tutte quelle aperture che non necessitano invece di un sistema di apertura perché non adibite al passaggio di persone o cose (ad esempio le finestre) è possibile invece installare le inferriate fisse, che rappresentano una soluzione efficace e definitiva.
Dove è bene posizionare il condizionatore?
Il condizionatore è sicuramente un dispositivo in irrinunciabile in casa, dato che è in grado di rendere l’ambiente più fresco d’estate e più caldo in inverno. Grazie al suo lavoro è dunque possibile migliorare il comfort in casa e vivere in un ambiente ancora più piacevole ed accogliente.
I moderni condizionatori d’aria tra l’altro, sono in grado di svolgere efficacemente il proprio lavoro consumando molta energia in meno rispetto a quanto avveniva con i climatizzatori di vecchia generazione. Più efficienza e maggior risparmio dunque, ma anche una minore produzione di inquinamento e più rispetto per l’ambiente.
Dove installare il nuovo condizionatore d’aria?
Una domanda che molti spesso si pongono quando decidono di acquistare un nuovo condizionatore è quella relativa alla stanza in cui installarlo. C’è chi preferisce il soggiorno e chi invece desidera posizionarlo nelle camere da letto per dormire più al fresco. C’è chi opta per la cucina e chi invece lo vuole posizionare in corridoio.
Iniziamo Intanto con il dire che posizionare il condizionatore nella parte sbagliata di casa può influire negativamente sul rendimento ma anche aumentare i consumi. Per questo motivo è bene ponderare con calma le stanze e la posizione esatta in cui ubicare un nuovo condizionatore.
I consigli per posizionare il condizionatore nel modo giusto
Un primo consiglio è quello di evitare di posizionare il condizionatore dietro delle tende o dei grandi mobili in quanto ciò impedirebbe all’aria di circolare liberamente. Inoltre, bisogna tenere a mente che il condizionatore è collegato all’unità posizionata sulla parete esterna tramite dei tubi, e per questo è bene collocarlo in prossimità di una parete che dia proprio sulla facciata esterna dell’edificio.
Inoltre, dato che l’aria fredda tende a posizionarsi verso il basso, è bene posizionare in alto il condizionatore così che questo possa diffondersi in maniera uniforme in tutto l’ambiente. A tal proposito non è consigliabile l’installare il condizionatore in corridoio dato che qui gli ambienti sono ristretti e l’aria non avrebbe la possibilità di circolare in maniera corretta, costringendo la macchina ad impiegare maggiori energie per rinfrescare l’aria.
In definitiva il consiglio è quello di posizionare un condizionatore in ogni stanza dando la preferenza a quelle in cui si trascorre la maggior parte del tempo e chiaramente evitando il corridoio.
I condizionatori Mitsubishi sono tra i migliori in commercio ed offrono un design in grado di sposarsi perfettamente con qualsiasi tipo di arredamento, oltre alla fantastica possibilità di essere azionati direttamente tramite il WiFi.
Il design ed il comfort delle calzature Bruno Bordese
Scopri l’eleganza ed il comfort della calzature Bruno Bordese, marchio che da 25 anni si contraddistingue per l’originalità delle sue creazioni e materiali di grande qualità. Si tratta di prodotti dal design assolutamente inconfondibile ed in grado di arricchire e valorizzare qualsiasi tipo di outfit, in particolar modo quello di chi ama osare e al tempo stesso stupire con il proprio abbigliamento. Una scarpa Bruno Bordese è la scelta giusta per quanti desiderano mantenere un profilo alto seguendo le mode del momento e le tendenze più in voga, mostrando al tempo stesso agli altri parte del proprio carattere. La creatività che caratterizza le calzature Bruno Bordese è il frutto di un accurato lavoro di ricerca di materiali e soluzioni in grado di conferire ad ogni prodotto un design unico e inarrivabile, in grado di fare la differenza, considerando anche la grande resistenza offerta dai materiali impiegati grazie ai quali le calzature sono destinate a durare nel tempo.
Non solo design e materiale performanti ovviamente, ma anche una comodità fuori dal comune ed in grado di coccolare il piede anche se le si indossa e si cammina per parecchie ore al giorno. Ad ispirare le collezioni Bruno Bordese sono principalmente lo stile urbano e quello dei più giovani, ma anche un saper guardare al passato in maniera creativa e artistica. Il saper cogliere importanti aspetti classici e moderni, e applicarli con stile ad ogni calzatura, è il segreto di quel mix perfetto che è possibile ammirare in ogni singola collezione Bruno Bordese. Chi ama apparire e comunicare attraverso il proprio abbigliamento, lasciando che siano anche le scarpe a raccontare qualcosa di noi a quanti ci osservano, apprezza ogni singolo prodotto di queste collezioni così innovative ed in grado di conquistare giovani e meno giovani, uomini e donne accomunati dal desiderio di vestire in maniera ricercata ed in linea con le tendenze del momento.
Asciugamani elettrici by Mediclinics
Mediclinics produce da vent’anni asciugamani elettrici che sono diventanti un punto di riferimento nel settore dell’asciugatura delle mani. A differenza dei metodi tradizionali, quali fazzoletti o teli di spugna infatti, questo sistema consente una asciugatura molto più precisa ma soprattutto igienica e rapida. Nessun residuo d’acqua sulle mani dunque, e nessun residuo di carta o possibilità di entrare in contatto con batteri vari. È la soluzione perfetta per tutti coloro che necessitano velocità di servizio (pensiamo alle toilette presenti in aeroporti, stazioni e ospedali ad esempio, in cui è possibile vi sia un gran numero di utenti che necessita di usufruire contemporaneamente dei servizi igienici) e che vogliono al tempo stesso offrire sempre i migliori servizi ai propri clienti, facendoli sentire come a casa anche mentre viaggiano per lavoro o si trovano in albergo, in un centro commerciale o a cena in un ristorante.
Il sito web di Mediclinics mostra all’utente una vasta gamma di asciugamenti elettrici ed altri accessori pensati per l’igiene degli ambienti pubblici, ed in particolare di bagni e spogliatoi: alcuni prodotti poi, come ad esempio DualFlow, costituiscono gli asciugamani a lama d’aria più moderni e funzionali il settore possa offrire. Sempre con un occhio al risparmio energetico, grazie all’assenza della resistenza, ma non solo. Questo ingegnoso dispositivo risolve infatti anche un annoso problema: quando si utilizzano asciugamani elettrici tradizionali, è frequente constatare la presenza di pozzanghere d’acqua al di sotto di essi, dato che dalle mani cadono comunque alcune gocce d’acqua. L’asciugamano elettrico Mediclinics è dotato invece di un sistema ad imbuto che raccoglie le gocce d’acqua e le convoglia all’interno di un serbatoio, garantendo così il massimo della pulizia anche in tutta l’area circostante. Quando il serbatoio sarà quasi pieno il gestore verrà avvisato da un segnale acustico e visivo, così da consentire il facile intervento di svuotamento dello stesso.
In un blog dove trattiamo di salute ed igiene, non potevamo non promuovere un’azienda che fa del “green” la propria caratteristica distintiva.
SEO e FUNNEL: due concetti fondamentali del web marketing
Il web marketing, si sa, è oggi una delle forme di “pubblicità” più remunerative: chiunque, di ogni età e ceto sociale, utilizza ormai un pc, un tablet o uno smartphone, e chiunque utilizza i motori di ricerca (Google in primis) per cercare informazioni su un servizio, un prodotto o altro. In Italia, poche aziende seguono con coerenza e la giusta attenzione la propria presenza web, limitandosi spesso ad avere un sito vetrina, mal posizionato se non quasi invisibile su parole chiave particolarmente competitive, lasciando di fatto a pochi tutta la mole di ricerche che gli utenti, quotidianamente, svolgono online. WebSenior, una web agency a Monza, segue progetti di sviluppo e posizionamento di siti web, oltre a presenza sui social network ed altre attività di web marketing, e ci spiega quanto segue. “Il concetto fondamentale che sta alla base del successo di un progetto di web marketing, sia esso SEO, SEM o qualsiasi altra azione, è il funnel. Questo può essere riassunto nel concetto di “imbuto”: per forza di cose, potranno essere molti gli utenti che cercano il mio prodotto o servizio, ma solo una minima parte di essi arriverà a contattare proprio me.
Il processo di conversione passa da molti, fondamentali aspetti: quali ricerche intercetto, come mi posiziono su di esse, quale messaggio comunico per spingere l’utente a cliccare sul mio sito … Ed ancora: come lo accolgo, come lo porto a generare una richiesta, e molti altri dettagli che fanno la differenza. Quando seguiamo un progetto web, quindi, ci preoccupiamo non di arrivare al maggior numero di persone possibile, ma di arrivare a quelle giuste, a quelle che effettivamente stanno cercano me”. In sostanza, il messaggio che passa è: non è sufficiente concentrarsi sulla visibilità, sull’essere in prima pagina per 100 keyword, ma bisogna capire bene quale potrà essere il mio campo di battaglia, e dare il meglio su quello. Struttura una buona landing page per quel particolare tipo di ricerca e di utente, e coinvolgerlo nel mio sito web. Certo la SEO è indispensabile, perchè se nessuno mi trova tutto il resto è superfluo … ma non è l’unica cosa che conta.
Perchè l’Italia nel 2024 è un Paese divergente?
Crisi ambientali, economiche, sociali, finanziarie e sanitarie hanno lasciato il segno nel tessuto sociale del Paese. L’Italia oggi attraversa un periodo di profonde trasformazioni, segnate da passioni inquiete e un senso di instabilità che oscilla tra dinamismo e retromarce, radicalismo e difensive.
Una situazione che appare come il riflesso della complessità delle dinamiche sociali che caratterizzano l’attuale panorama italiano.
Il rapporto Flair 2024 di Ipsos, dal titolo ‘Un Paese divergente. Una società contrassegnata dalle fratture sociali, oscillante tra spinte solidali e brame egoiste’, restituisce l’immagine di un Paese che si distingue per le sue contrapposizioni.
La società italiana rimane profondamente divisa
Negli ultimi cinque anni abbiamo assistito a una accelerazione dei processi di transizione che stanno modellando i cambiamenti.
Tale accelerazione è stata alimentata da una serie di crisi che si sono incrociate e susseguite. Nonostante alcuni segnali economici positivi, come l’aumento dell’occupazione e la diminuzione del timore di perdere il posto di lavoro, la società italiana rimane profondamente divisa. Il 52% degli italiani ritiene che le distanze sociali siano aumentate negli ultimi anni.
Il dato è particolarmente preoccupante quando si considera l’aumento delle differenze tra giovani e adulti.
Un fenomeno che mette in luce un problema fondamentale della società: la crescente disuguaglianza tra le diverse generazioni.
Cosa riserva il futuro ai GenZ?
Per il 73% degli italiani il rischio che i giovani vivano in una situazione di maggiore povertà rispetto ai loro genitori è molto alto.
I giovani, a differenza degli adulti, si sentono più delusi (34% vs media del 29%), più insicuri (35% vs 26%), più angosciati (25% vs 18%), più confusi (20% vs 15%).
Nonostante l’ampio uso delle connessioni social, il 47% dei ragazzi e delle ragazze fra 25 e 34 anni e del 46% dei 18-24enni avverte come più fragili le relazioni con gli altri. Lla media nazionale si ferma al 38%.
Le dinamiche più incerte di fronte al futuro per i giovani sono la stabilità lavorativa (39% vs 12% adulti), la rete di amici e relazioni (20% vs 10%), il bagaglio di conoscenze ritenuto inadeguato (32% vs 23%).
Gli aspetti della società contemporanea che i giovani reputano maggiormente sbagliati sono mancanza di stabilità nel lavoro (32%), ridotto livello delle prospettive future (43%), individualismo autorefenziale (24%) e differenze di genere (26%).
Tecnologia e mondo del lavoro
L’AI sta entrando sempre più nella vita quotidiana, ma solo il 5% degli italiani si dichiara molto informato. Circa 1 italiano su 3 ritiene che l’AI stia già oggi rivoluzionando il mondo del lavoro, e fra 5 o 10 anni la maggioranza è concorde che l’impatto sarà importante.
Tuttavia, è ancora presto per comprendere quale sarà il bilanciamento tra vantaggi e svantaggi prospettati. E relativamente alle retribuzioni, emerge il timore che si accentui ancor più la frattura retributiva, incrementando ulteriormente le disuguaglianze nel Paese.
Dove si consuma più vino? Negli Usa, grazie anche alle esportazioni dall’Italia
Nel 2023, gli Stati Uniti mantengono la loro posizione di leader nella classifica mondiale dei consumi di vino, raggiungendo gli oltre 30 milioni di ettolitri. Rispetto agli anni scori, però, si è registrata una leggera diminuzione. Allo stesso modo, il Paese si conferma come il principale importatore mondiale di vino, con un valore di acquisti dall’estero che supera i 6 miliardi di euro. Anche in questo caso si registra una flessione dell’11% rispetto all’anno precedente.
La performance del vino italiano in Nord America
Questi dati emergono dal report del Nomisma Wine Monitor, un osservatorio dedicato al mercato del vino che analizza le performance del vino italiano in Nord America, concentrandosi sugli Stati Uniti e sul Canada. La Francia rimane il principale partner commerciale degli Stati Uniti, con oltre il 37% della quota di mercato, seguita dall’Italia, la cui esportazione nel 2023 è scesa a meno di 2 miliardi di euro, registrando un calo dell’11,4% rispetto al 2022. Tuttavia, l’Italia mantiene comunque una quota di mercato superiore al 30%.
Nonostante una diminuzione del valore delle esportazioni, Francia e Italia consolidano le prime due posizioni in termini di quote di mercato. Nel 2023, sia negli USA sia in Canada, si osserva una tendenza opposta all’anno precedente, ovvero una diminuzione delle importazioni di vino causata da diversi fattori, tra cui un eccesso di acquisti nel 2022 che ha generato un surplus, la stretta monetaria della FED che ha limitato la spesa dei consumatori e una maggiore attenzione verso opzioni considerate salutari.
Francia e Italia si spartiscono il mercato
Considerando il vino imbottigliato, escluso lo spumante, le importazioni negli USA diminuiscono sia in valore che in volume nel 2023, dopo un 2022 particolarmente positivo. Francia e Italia si spartiscono quasi equamente i due terzi della quota di mercato, seguite da Nuova Zelanda, Spagna e Australia. In Canada, le importazioni di vino imbottigliato seguono la tendenza generale, con una diminuzione più accentuata in termini di valore (-15,2%). La Francia conquista la prima posizione tra i partner commerciali, superando gli Stati Uniti.
Le bollicine Made in Italy piacciono sempre
Per la categoria Sparkling, si registrano notevoli contrazioni sia in volume che in valore. In questo contesto, l’Italia mostra una performance meno negativa tra i primi 5 partner degli Stati Uniti, consolidando il secondo posto in termini di quote di mercato (36,4%). In Canada, il segmento sparkling non conferma gli incrementi del 2022, con riduzioni nelle importazioni sia in valore che in volume. Nel 2023, le importazioni di Grandi Formati negli Stati Uniti mantengono il valore (+2,4%), mentre in Canada si osserva un aumento del 8,2% nell’importazione a volume di vino in contenitori tra 2 e 10 litri.
Per quanto riguarda il vino sfuso, negli USA si registra un forte calo sia in valore che in volume, ma l’Italia raggiunge una quota di mercato del 6%. In Canada, le importazioni di questo tipo di vino diminuiscono a valore ma rimangono stabili in volume, con l’Italia che perde terreno, scendendo al quarto posto tra i partner commerciali.
Sua maestà il Prosecco
Infine, nel 2023, le esportazioni di vini DOP italiani negli USA registrano una contrazione del 4,8% in valore e oltre il 10% in volume. Nonostante la flessione, il Prosecco rimane il primo vino italiano esportato. Sono evidenti trend positivi per i vini bianchi del Trentino Alto-Adige, del Friuli Venezia Giulia e della Sicilia, mentre i vini frizzanti, tra cui il Lambrusco, registrano le performance più negative. In Canada, le esportazioni di vini DOP subiscono una contrazione sia in valore che in volume, principalmente a causa del crollo dei rossi Veneti, mentre i rossi DOP toscani mantengono la leadership tra i vini a denominazione più venduti nel Paese, seguiti dal Prosecco.
Italiani on line: quanto tempo passano collegati, come e perchè?
Come si comportano gli italiani online? Quanto tempo vi trascorrono, a fare cosa e con quali motivazioni? A queste domande risponde il report Digital 2024, pubblicato a febbraio da We Are Social in collaborazione con Meltwater. Nel rapporto si legge che i nostri connazionali trascorrono più tempo sui social rispetto all’anno precedente (quasi un minuto in più al giorno), anche se la fruizione giornaliera complessiva rimane al di sotto delle 6 ore. Aumenta di un minuto anche il tempo dedicato quotidianamente all’ascolto di musica in streaming. Contemporaneamente, si registra una leggera contrazione del numero di persone connesse a Internet, che diminuisce dello 0,3% anno dopo anno.
Perchè si va sul web? Soprattutto per cercare informazioni
Le motivazioni per accedere al mondo online non subiscono cambiamenti significativi. Le principali sono sempre la ricerca di informazioni, sia in senso generale (73%) sia per rimanere aggiornati sui temi di attualità (67,5%) sia per tutorial (62,8%). I servizi digitali più utilizzati sono le app di chat e messaggistica (96,7%), seguiti dai social network (94,6%). In Italia, in terza posizione si piazzano i servizi di shopping, aste e annunci (90,4%), mentre a livello mondiale questa posizione è occupata dai motori di ricerca.
La fruizione di contenuti video continua ad essere elevata, con il 91% delle persone che dichiara di guardarli, con una crescita dello 0,4% anno su anno. I i principali driver di questa crescita sono contenuti come comedy, meme e video virali (+3,7%), i video musicali (+0,4%), gli highlights e contenuti sportivi (+2,4%), le recensioni dei prodotti (+1,7%) e i video educativi (+0,6%).
Aumenta il tempo speso sui social
In Italia sono attive sui social quasi 43 milioni di persone, con una penetrazione che si avvicina al 73% equamente distribuita fra uomini e donne. Il report evidenzia che il numero è in calo rispetto all’anno precedente (-2,5%), ma d’altro canto aumenta il tempo trascorso quotidianamente sui social. Secondo l’analisi di quest’anno, TikTok è l’app di social media su cui le persone trascorrono più tempo, passando in media 32 ore e 12 minuti al mese sulla piattaforma. Un dato significativamente superiore rispetto alle altre app, con YouTube al secondo posto (18 ore e 15 minuti) e Facebook al terzo (16 ore e 37 minuti).
Sui social per intrattenimento e relazioni
Le principali motivazioni per partecipare alle conversazioni sui social sono legate all’informazione, al tempo libero e al mantenimento dei contatti con i propri cari (tutte al di sopra del 40%). È interessante notare come l’intrattenimento sia l’unica motivazione in crescita rispetto all’anno precedente (+1,4 punti percentuali). A seguire, la ricerca di ispirazione per attività o acquisti (entrambe intorno al 30%) è più diffusa rispetto al desiderio di condividere la propria vita quotidiana (18,8%) o discutere delle proprie opinioni con gli altri (17,2%).
Meta domina la classifica delle piattaforme social più utilizzate: WhatsApp è leader con il 90,3% di persone tra i 16 e i 64 anni che dichiarano di utilizzare l’app, con un incremento dell’1,3% rispetto all’anno precedente. Seguono Facebook e Instagram, con il 77,5% e il 73,5% rispettivamente; Messenger è utilizzata dal 50,2%, mentre Telegram è la piattaforma più diffusa fuori dall’ecosistema Meta (47,7%). TikTok arriva subito dopo: è utilizzata dal 40,8% degli italiani e registra un aumento dell’2,8% rispetto all’anno scorso.
WhatsApp è la piattaforma preferita
WhatsApp, oltre ad essere la più utilizzata, è anche la piattaforma social preferita dagli italiani (40,7%). La classifica dei social più amati subisce leggere modifiche rispetto all’anno precedente, con Instagram che supera Facebook al secondo posto (23,5%). TikTok e Telegram invertono le posizioni, con la piattaforma di video brevi al quarto posto (6,8%).
Bullismo e cyberbullismo: il 65% dei giovani ha subito violenza
Il 65% dei giovani tra 14 e 26 anni dichiara di essere stato vittima di violenza. Tra questi il 63% ha subito atti di bullismo e il 19% di cyberbullismo.
La percentuale di chi ha subito una violenza, fisica o psicologica, sale al 70% se si considerano le ragazze e all’83% tra chi si definisce non binario, mentre scende al 56% tra i maschi.
Tra le violenze fisiche di cui è stato testimone il 46,5% dei ragazzi, le più frequenti sono aggressioni (68%) e scherzi pesanti (63%).
È quanto emerge dall’indagine dell’Osservatorio indifesa, realizzato da Terre des Hommes, OneDay e la community di ScuolaZoo.
Le ragazze segnalano catcalling e molestie sessuali
Anche le tipologie di violenza subite sono diverse tra i generi, a eccezione delle violenze psicologiche e verbali, che colpiscono in egual misura maschi e femmine (71% in generale e femmine, 69% maschi).
Si configura come un fenomeno più maschile, invece, il bullismo (maschi 68%, femmine 60%), mentre il cyberbullismo sembra colpire più le ragazze (21% vs 16%).
Non stupisce invece che tra gli atti di violenza più segnalati dalle ragazze ci sia il catcalling, ovvero commenti di carattere sessuale non graditi ricevuti da estranei in luoghi pubblici, al 61% (maschi 6%, in generale 40%) e le molestie sessuali al 30% (7% maschi, 23% in generale).
Tutte le tipologie segnano percentuali più alte tra chi si definisce non binario: violenze psicologiche o verbali e bullismo (80%), catcalling (66%), molestie sessuali (36%), cyberbullismo (27%).
Si prende di mira soprattutto l’aspetto fisico (body shaming)
Bullismo, cyberbullismo, violenze psicologiche e verbali prendono di mira soprattutto l’aspetto fisico (body shaming, 79%), poi orientamento sessuale (15%), condizione economica (11%), origine etnica/geografica (10,5%), identità di genere (9%), disabilità (5%) e religione (4%).
La prima conseguenza di queste violenze è la perdita di autostima, sicurezza e fiducia negli altri (75%).
In un contesto in cui la salute mentale dei ragazzi è sempre più a rischio, appare preoccupante che il 47% soffra di ansia sociale e attacchi di panico come prodotto di queste violenze tra pari, e che il 45% segnali isolamento e allontanamento dai coetanei.
Gli altri effetti negativi riguardano difficoltà di concentrazione e basso rendimento scolastico (28%), depressione (28%), paura e rifiuto della scuola (24%), disturbi alimentari (24%), autolesionismo (20%).
Scuola, web, strada, famiglia i luoghi pericolosi
Dopo la scuola (66%), è il web il luogo dove è più probabile essere vittime di violenza (39%), riporta Ansa. Per le ragazze Internet scende al terzo posto (36%), superato dalla strada (41%), mentre è al quarto posto (36%) tra chi si definisce non binario, superato dalla strada e dalla famiglia (entrambe 44%).
Il rischio maggiore in cui si può incorrere online è il cyberbullismo (56%), seguito da revenge porn (45%), furto d’identità, perdita della privacy (35%), adescamento da parte di estranei (35%), molestie (30%), alienazione dalla vita reale (25%), stalking (23%), solitudine (9%), emarginazione (6%). Meno dell’1% ritiene che sul web non si corrano rischi.
Cybersecurity: il lato oscuro di AI e CharGPT è sul dark web
Gli attori delle minacce cyber stanno esplorando schemi che vanno dalla creazione di alternative malevole dei chatbot al jailbreak della versione originale, e molto altro. Lo ha scoperto il Kaspersky Digital Footprint Intelligence: nel 2023 sono stati quasi 3000 i post pubblicati sul dark web in cui si discute dell’uso di ChatGPT e di altri LLM per attività illegali, o si fa riferimento a strumenti basati su tecnologie di Intelligenza artificiale. E sebbene le conversazioni abbiano raggiunto l’apice nel mese di marzo, le discussioni continuano anche nel 2024.
Tanto che anche gli account ChatGPT rubati, e i servizi che offrono la loro creazione automatizzata in massa, stanno riempiendo i canali del dark web con altri 3000 post.
Sui dark post si discute lo sviluppo di malware
“Gli attori delle minacce stanno esplorando attivamente vari schemi per implementare ChatGPT e AI. Gli argomenti trattati includono spesso lo sviluppo di malware e altri tipi di uso illecito dei modelli linguistici, come l’elaborazione di dati utente rubati, il parsing di file da dispositivi infetti e altro – ha spiegato Alisa Kulishenko, Digital Footprint Analyst di Kaspersky -. La popolarità degli strumenti di AI ha favorito l’integrazione delle risposte automatiche di ChatGPT o dei suoi equivalenti in alcuni forum di criminali informatici. Inoltre, gli attori delle minacce tendono a condividere jailbreak attraverso vari canali del dark web, speciali set di prompt che possono sbloccare funzionalità aggiuntive, e a escogitare modi per sfruttare strumenti legittimi, come quelli per il pentesting, basati su modelli per scopi malevoli”.
Le alternative illecite a ChatGPT: XXXGPT e FraudGPT
Oltre ai chatbot e all’Intelligenza artificiale, si sta prestando molta attenzione a progetti come XXXGPT, FraudGPT e altri ancora.
Questi modelli linguistici sono commercializzati sul dark web come alternative a ChatGPT, vantando funzionalità aggiuntive e l’assenza delle limitazioni originali.
Un’altra minaccia per utenti e aziende è il mercato degli account per la versione a pagamento di ChatGPT. Nel 2023 sono stati identificati nel dark web e nei canali shadow di Telegram altri 3000 post (oltre a quelli già citati) che pubblicizzavano account ChatGPT in vendita.
Questi post distribuiscono account rubati o promuovono servizi di registrazione automatica che creano in massa account su richiesta. In particolare, alcuni post sono stati pubblicati ripetutamente su più canali del dark web.
Obiettivo, abbassare la barriera d’ingresso al cybercrime
“Sebbene gli strumenti di AI di per sé non siano intrinsecamente pericolosi, i criminali informatici stanno cercando di trovare modi efficienti per utilizzare i modelli linguistici, alimentando così una tendenza ad abbassare la barriera d’ingresso al cyber crime e, in alcuni casi, ad aumentare potenzialmente il numero di attacchi IT – ha aggiunto Alisa Kulishenko -. Tuttavia, è improbabile che l’AI generativa e i chatbot rivoluzionino il panorama degli attacchi, almeno nel 2024. La natura automatizzata dei cyberattacchi spesso implica difese automatizzate. Tuttavia, restare informati sulle attività degli aggressori è fondamentale per essere in vantaggio sugli avversari in termini di sicurezza informatica aziendale”.
Turismo: operatori in difficoltà per crisi climatica e inflazione, ma pronti a investire
La congiuntura economica non favorevole del contesto generale, acuita dai conflitti internazionali, ha reso complicata l’operatività per il 62% degli operatori turistici, che hanno risentito soprattutto dell’aumento dei costi energetici (37%) e della crescita generalizzata dei prezzi (15%).
Secondo i dati dell’Osservatorio Turismo Nomisma, realizzato per conto di UniCredit, per 4 strutture su 10 la complessità operativa è dipesa anche dall’aumento dei tassi di interesse e dalla contrazione della domanda interna. Inoltre, il 14% delle strutture ha riscontrato difficoltà a trovare personale da assumere (+6% rispetto al 2022).
Ma gli investimenti e le strategie messi in campo dalle strutture ricettive nel biennio 2023-24 vanno nella direzione di aumentare la propria attrattività e rispondere alle nuove richieste del mercato.
Come continuare a garantire all’Italia un ruolo da protagonista?
Secondo Mattia Barchetti Head of Market Intelligence di Nomisma, “Continuare a investire per migliorare la propria attrattività rappresenta quindi un fattore discriminante per garantire all’Italia un ruolo da protagonista tra le mete di viaggio”.
In questo contesto, la sostenibilità ambientale è un driver strategico fondamentale per quasi 8 operatori turistici su 10. Questa nuova consapevolezza ha spinto le strutture ad adottare politiche e soluzioni sostenibili, riducendo l’impatto ambientale e incontrando la crescente domanda di turismo sostenibile.
Molti operatori hanno già intrapreso iniziative in questa direzione: il 72% ha fatto investimenti per la raccolta differenziata, la depurazione dell’acqua, la riduzione dei rifiuti e delle sostanze inquinanti, il 70% si è attivato per ridurre gli sprechi alimentari, il 66% ha adottato azioni di risparmio idrico ed energetico (51%).
Le attività messe in campo a favore della sostenibilità
Molte strutture ricettive dichiarano poi di avere in programma l’attivazione di una serie di attività a favore della sostenibilità ambientale, e 1 operatore su 4 manifesta l’intenzione a selezionare fornitori attenti ai temi sostenibili.
Gli operatori turistici stanno acquisendo una consapevolezza sempre più marcata riguardo all’interconnessione tra sostenibilità ambientale, crisi climatica e impatto diretto che queste dinamiche hanno sulla gestione delle strutture.
Il 66% degli operatori ha dovuto confrontarsi con gli effetti diretti e indiretti sulle attività aziendali, e in risposta all’urgente scenario climatico in evoluzione, hanno ritenuto indispensabile adottare misure proattive per affrontare gli imprevisti atmosferici. In particolare, circa 1 operatore turistico su 2 ha deciso di sottoscrivere una copertura assicurativa per eventi atmosferici.
…e quelle per acquisire maggiore attrattività
Tra le strategie adottate invece a favore di una maggiore attrattività 1 operatore su 4, ha scelto di puntare al rinnovo e all’ammodernamento della struttura mentre il 23% manifesta interesse a investire in impianti per la produzione di energia rinnovabile.
Seguono, le intenzioni di investimento nell’acquisto di nuove attrezzature (10%) e in attività e strumenti di marketing digitale (8%). Solamente il 18% non prevede di fare investimenti nel prossimo futuro.
In merito all’offerta, il 41% prevede un aumento dei prezzi di listino sia per i maggiori costi di gestione sia per la revisione o l’ampliamento dei servizi offerti ai clienti.
Smart device, quali sono le nuove tendenze?
Dispositivi connessi e loro utilizzatori, qual è oggi il loro rapporto? A questa domanda risponde il recente report del Capgemini Research Institute, intitolato “Connected products: Enhancing consumers’ lives with technology”. Il report, in particolare, sottolinea il ruolo sempre più centrale dei dispositivi connessi nella vita quotidiana dei consumatori.
L’indagine rivela che oltre un terzo degli intervistati ha l’intenzione di ampliare il proprio parco di dispositivi connessi nei prossimi dodici mesi, focalizzandosi soprattutto su dispositivi per il monitoraggio della salute e della sicurezza domestica. Tuttavia, emerge anche una crescente consapevolezza riguardo alla sostenibilità e alla protezione dei dati, sfide alle quali i venditori dovranno rispondere adeguatamente.
Un autentico bisogno
Il 67% dei consumatori ritiene che i prodotti connessi siano essenziali, mentre il 41% li valuta utili per risparmiare tempo e semplificare le attività quotidiane. Ciò riflette un profondo interesse nei confronti di tecnologie che migliorino la vita quotidiana. Per quanto riguarda preferenze trend, quattro consumatori su cinque possiedono dispositivi di intrattenimento connessi, quali Smart TV e console di gioco. Inoltre, il 60% dei consumatori possiede veicoli connessi, con notevoli variazioni nelle percentuali di possesso tra paesi. E per il futuro? I prodotti legati alla sicurezza domestica e all’assistenza sanitaria smart emergono come categorie top per gli acquisti futuri, indicando un crescente interesse per la sicurezza personale, il benessere e l’integrazione della tecnologia nella vita quotidiana.
Con un 85% di utilizzo a livello globale, gli assistenti vocali stanno diventando sempre più comuni per la navigazione web e la ricerca di prodotti e servizi. Infine, novità sul fronte wearable: ill 71% degli intervistati vuole ridurre il tempo davanti allo schermo e si mostra disposto a provare dispositivi indossabili. I dispositivi per la salute sono particolarmente ambiti, con il 29% dei consumatori che prevede di acquistarli nei prossimi 12 mesi.
Preoccupazioni sulla privacy
Lo studio sottolinea la necessità di migliorare l’interoperabilità e la facilità d’uso dei dispositivi. Il 65% dei consumatori desidera un’unica interfaccia per tutti i prodotti connessi. Cresce anche la preoccupazione per lo smaltimento dei prodotti elettronici e l’impronta di carbonio, con il 68% degli intervistati che richiede maggiore sostenibilità. Però, in questo contesto, solo il 36% dei consumatori si dichiara soddisfatto della privacy offerta dai dispositivi connessi. Il 56% teme che le aziende possano accedere ai dati sanitari attraverso i dispositivi indossabili.
Le raccomandazione degli esperti
Chiara Diana, Chief Design Officer di frog, parte di Capgemini Invent, evidenzia il potenziale dei dispositivi connessi e sottolinea l’importanza di affrontare le sfide legate alla sicurezza e alla gestione dei dati. Sottolinea che solo affrontando tali sfide sarà possibile ottenere la fiducia dei consumatori in un mercato che sta raggiungendo un punto di inflazione. Con la crescente consapevolezza ambientale, sottolinea anche l’importanza di integrare la sostenibilità nella progettazione di prodotti tecnologici.
Dopo il Covid Italia cresciuta più dei big della UE
Lo sostiene l’Ufficio studi della CGIA: nonostante il rallentamento dell’economia in questo ultimo anno e mezzo l’Italia ha superato meglio dei suoi principali competitor europei gli effetti negativi provocati da crisi pandemica, caro energia e crescita esponenziale dei tassi di interesse.
Tra il 2019 e il 2023 l’Italia ha segnato una variazione del Pil del +3%, contro il +2,33% della Spagna, il +1,83% della Francia e il +0,73% della Germania.
Un trend positivo che a ottobre 2023 ha spinto il tasso di occupazione a toccare il 61,83%.
Oggi in Italia si contano quasi 23,7 milioni di addetti, un record mai raggiunto in precedenza.
Turismo, manifattura, consumi delle famiglie, investimenti ed export hanno sostenuto la ripresa, la più ‘brillante’ tra i principali Paesi dell’Eurozona.
Nessun trionfalismo
Povertà, disoccupazione femminile, lavoro nero, tasse, burocrazia, evasione, inefficienza della PA e debito pubblico però continuano ad affliggere l’Italia e a frenare la crescita.
Nonostante le chiusure delle attività, i divieti alla mobilità e la contrazione dei consumi provocata dal Covid nel biennio 2020-2021, l’aumento dei costi delle bollette di luce e gas e l’impennata dei tassi di interesse determinata dalla Bce, le misure economiche/sociali messe in campo dagli ultimi esecutivi hanno sortito l’effetto sperato. Ovvero, hanno evitato una crisi sociale e garantito una ripresa dell’economia che nessuno prevedeva. O quasi.
Un debito pubblico tra i più alti del mondo
Tra contributi a fondo perduto, ristori, indennizzi, misure di sostegno al reddito, crediti di imposta, tra il 2020 e il 2022 i governi hanno messo a disposizione di famiglie e imprese 180 miliardi di euro. Per mitigare il caro bollette, invece, sono stati erogati altri 90 miliardi di euro.
Complessivamente, quindi, sono stati stanziati oltre 270 miliardi, che hanno ‘anestetizzato’ gli effetti negativi provocati da pandemia e caro energia.
Certo, non sempre questi soldi sono stati spesi bene o sono finiti nelle tasche di chi ne aveva più bisogno.
Inoltre, l’incremento della spesa ha contribuito ad aumentare decisamente il nostro debito pubblico, che rimane tra i più alti al mondo.
Tuttavia, sono risorse erogate per non far collassare l’economia, e il risultato è stato raggiunto.
Più veloci di tutti?
Tra i 20 paesi dell’Area dell’euro, quelli demograficamente più piccoli hanno registrato le crescite più elevate. Rispetto al periodo pre-Covid, infatti, l’Irlanda è cresciuta del 33,1%, Malta +14,4%, Cipro +14,2%, Croazia +13,4%, Lituania +8,3% e Slovenia +7,7%.
Di contro, i paesi più importanti hanno registrato variazioni nettamente inferiori, e se l’Italia ha segnato un +3% la media europea è stata del +3,5%.
Nel 2023 la previsione di crescita del nostro Paese dovrebbe essere del +0,7%, dato nettamente inferiore al +2,4% stimato per la Spagna e leggermente più contenuto rispetto al +1% in capo alla Francia. La Germania, invece, con una variazione del -0,3% rispetto al 2022 rimane in recessione.
Perchè poche aziende italiane sfruttano il potenziale trasformativo del Purpose?
Il Purpose è il motivo alla base dell’esistenza di un’organizzazione, e la sua centralità negli ultimi anni ha assunto un ruolo sempre più rilevante da parte dei principali decisori economici, sociali e politici.
Ma com’è vissuto il Purpose nel nostro Paese? Quali sono i benefici attesi, i maggiori ostacoli per una sua piena attuazione, e i legami più forti con le trasformazioni di business?
Capire come le aziende stiano provando a ridefinire i propri meccanismi di funzionamento, e migliorare il rapporto con le comunità in cui operano, facendo proprio il motivo fondamentale per cui un’impresa esiste, è tra gli obiettivi ispiratori dello studio “Purpose & Business Transformation: the state of the art in Italy”, realizzato da BVA Doxa, BCG BrightHouse e Polimi Graduate School of Management.
Nei Servizi è più “chiaro” e rilevante
Il 70% dei C-Level e manager dichiara che la propria azienda ha un Purpose chiaro. Questo è vero soprattutto nel settore dei servizi (76%), ma in generale, l’interesse per il Purpose nei prossimi cinque anni è destinato a registrare un notevole aumento per il 69% degli intervistati.
Per il 62% degli intervistati (73% dei ceo) le aziende che implementano e vivono il Purpose riscontrano forti vantaggi nell’ottenimento degli obiettivi aziendali, per il 58% nell’esperienza quotidiana dei dipendenti e per il 57% nella costruzione della reputazione esterna dell’azienda.
Il potenziale del Purpose non è ancora pienamente sfruttato in Italia
Il 40% dei ceo e dei manager intervistati sostiene però che il Purpose non è pienamente sfruttato come risorsa nella propria azienda.
Inoltre, per il 60% dei ceo la sfida più grande è allineare i collaboratori con la leadership.
Ma se l’attenzione al Purpose è destinata a crescere nei prossimi cinque anni, così come gli investimenti e lo sforzo delle imprese, rispetto a una prima fase in cui i temi di identità e di valori sono stati percepiti soprattutto nella loro dimensione sociale, ora se ne colgono con maggior nitidezza i tratti strategici e il potenziale trasformativo.
Una sfida su cui si gioca il futuro e la credibilità delle imprese
Insomma, i tempi sono maturi affinché i leader e i board delle organizzazioni si riapproprino di Purpose e di identità, facendo spazio nelle loro agende e vivendolo come un esercizio autentico e rigoroso.
In un’epoca che vede mercato del lavoro, audience e stakeholder, sempre più esigenti e determinati nel loro ruolo di ‘forze attive’, sulla sfida del Purpose si gioca il futuro e la credibilità delle imprese, chiamate a dimostrare un impegno forte e coraggioso su questa tema.
Allarme cybersecurity: nel 2023 in Italia +169% attacchi
Il quadro generale, nazionale e internazionale, della cybersicurezza è sempre più preoccupante. Secondo ai dati del rapporto Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica, nell’anno solare 2022 gli utenti italiani hanno denunciato 188 attacchi hacker, il 169% in più rispetto al 2021.
Nell’83% degli hackeraggi riusciti le conseguenze per i sistemi informatici tricolori sono state drammatiche. Per questo, il governo italiano è al lavoro per potenziare la crescita digitale e la cybersecurity, con 623 milioni di euro attinti ai fondi del PNRR che saranno destinati al rafforzamento della sicurezza informatica.
Gli ultimi dati Clusit impongono la necessità di puntare su informazione e formazione all’uso del digitale. La popolazione va resa consapevole su quali siano gli attacchi hacker più frequenti, e come agire, se possibile, per evitarli.
Nel 2023 tutte le offensive hanno colpito i portali istituzionali
Stando al Clusit dal 2018 al 2022 i casi di attacchi hacker sono aumentati notevolmente. Una tendenza che sembra confermarsi anche nell’anno in corso. Nel primo semestre 2023 si sono verificati alcuni episodi che hanno avuto una certa risonanza a livello mediatico. Tutte le offensive hanno interessato portali istituzionali.
A marzo i siti ufficiali della Camera, dei ministeri Difesa, Esteri e Trasporti e dell’esecutivo sono stati bersaglio di un attacco del tipo DDoS.
Gli hacker hanno ‘inondato’ di richieste di collegamento fasulle gli indirizzi IP dei server in questione. L’obiettivo era sovraccaricare le pagine fino a mandarle fuori uso. Un attacco analogo, a maggio, ha colpito anche il Ministero del Made in Italy.
Manifatturiero maglia d’argento per numero di hakeraggi
Ad agosto, invece, il Ministero della Giustizia è stato oggetto di un pericoloso attacco di tipo ransomware.
Attraverso un software malevolo, i pirati informatici hanno bloccato l’accesso al sito richiedendo un riscatto al governo, affinché ottenesse nuovamente l’accesso ai dati.
Anche nel 2022, però, il settore prediletto dai malintenzionati della rete è stato quello governativo, con il 20% degli hackeraggi totali che ha interessato i siti dei ministeri o i sistemi in capo all’esecutivo.
Ma la medaglia d’argento al secondo settore più preso di mira dagli hacker va al manifatturiero, dove si concentra il 19% degli hackeraggi che hanno interessato il nostro Paese.
Seguono le organizzazioni (16%), l’edilizia (11%), e in misura minore, l’ICT e i settori energetico e finanziario.
I consigli per proteggersi
Per non cadere nella rete dei malintenzionati è bene seguire alcune accortezze, a cominciare dall’uso di servizi VPN, che difendono la nostra rete domestica da connessioni indesiderate.
Ovviamente è importante anche scegliere con cura le password, modificandole saltuariamente, per impedire l’accesso ai dati. Ed è sempre bene installare gli antivirus sui sistemi operativi e mantenerli sempre aggiornati.
Inoltre, è bene effettuare frequenti backup dei dati, soprattutto quelli più sensibili, in modo da non essere ricattabili nel caso di furto di informazioni.